Gli oggetti in museo spesso sono immersi in un’artificiosa solitudine che li astrae dalla rete di relazioni sociali, simboliche e funzionali in cui erano stati concepiti, prodotti, usati. Si aggiunga a ciò che, il più delle volte, reperti un tempo pertinenti a un unico contesto sono divisi tra collezioni di tutto il mondo impedendo così ai visitatori dei singoli musei di comprenderne a pieno la storia e inducendoli spesso ad apprezzarne solo il mero lato estetico. Al tempo stesso, il patrimonio di documenti ad essi relativo, fonte di racconti e informazioni preziose, è lontano dall’interesse del grande pubblico che ne ignora l’esistenza in biblioteche e archivi. In questo modo, l’utente di un museo non può accedere a tutta quella parte fondamentale della storia dei reperti che è custodita presso altre istituzioni culturali e che spesso è difficilmente raggiungibile anche dagli studiosi.
Il progetto TEMA – la Toscana Egittologica tra Musei e Archivi ha perciò come obiettivo il collegamento di tutti gli operatori coinvolti per la raccolta dei dati relativi alle antichità e ai documenti portati in Toscana dalla spedizione di Rosellini e Champollion in Egitto, così da ricostruirne storia, funzione e contesto.
Appare evidente che, nell’impossibilità di uno spostamento fisico di oggetti e documenti e di una presentazione completa tramite le classiche didascalie museali, il digital storytelling offra una soluzione efficace e coinvolgente per restituire una completezza, seppur virtuale, raccontata tramite vari formati: testi, immagini ad alta risoluzione, video e ricostruzioni 3D.
I collegamenti tra carte, disegni e manoscritti della Biblioteca Universitaria di Pisa – in parte già digitalizzati nel “Progetto Rosellini” – e i dati nei documenti relativi alle antichità giunte nel porto di Livorno, conservati presso l’Archivio di Stato di Livorno, da una parte, e quelli relativi alle collezioni egiziane toscane e in particolare pisane dall’altra, saranno ricreati su un’app/web app e un sito internet da cui cittadini e turisti, da casa o sul posto, potranno attingere alle informazioni messe a disposizione dai partner del progetto. Un ruolo particolare avrà l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico per la standardizzazione dei formati, affinché i risultati del progetto possano transitare su Europeana, la piattaforma digitale creata dalla Commissione Europea che darà una dimensione continentale ai frutti del progetto.
Il progetto sarà articolato in tre obiettivi operativi. Una prima serie di attività, che partiranno dalla raccolta dei dati tra archivi e biblioteche, servirà a fornire materiale per la ricerca. I risultati a mano a mano disponibili saranno immessi in un database, accessibile e aggiornabile, offrendo così uno strumento che faciliti la consultazione da tutto il mondo delle informazioni relative alla missione francotoscana e alle collezioni egizie formatesi nella prima metà nel XIX secolo. Parallelamente, per il secondo obiettivo, saranno realizzati modelli 3D delle antichità egizie conservate a Pisa e sarà ampliata la digitalizzazione del vasto nucleo di documenti autografi e disegni conservati presso la Biblioteca Universitaria di Pisa. La terza e ultima parte studierà i metodi di visualizzazione e di storytelling più idonei ed efficaci per la presentazione dei reperti ai visitatori e la loro successiva fruizione museale: selezione casi di studio; disegno percorsi museali interattivi; studio di fattibilità come primo passo verso l’effettiva costruzione di ambienti virtuali; creazione di un web database e di un sito internet.
DaNAE – DAtabase delle Navi con Antichità Egizie arrivate nel porto di Livorno nella prima metà del XIX sec.
Modelli 3D dei reperti egizi conservati presso l’Opera della Primaziale Pisana