Progetto di Ricerca di Ateneo 2016 (PRA): responsabile M. Betrò

L’Università di Pisa possiede nei docenti e ricercatori dell’area orientalistica una risorsa in termini di competenze, che già da tempo ha dato sul terreno di “confine” sopra indicato contributi di grande valore. Il progetto offre la possibilità di metterli a confronto e farli interagire disegnando un quadro poliedrico, che metta in rilievo l’angustia della divisione tradizionale tra una cultura occidentale e una orientale e segni la strada per una ridefinizione delle due nozioni. Attraverso percorsi che tagliano trasversalmente lo spazio e il tempo (dall’Egitto alla Cina; dal II mill. a.C. al XIX secolo), esso si propone di esaminare dinamiche e modalità di comunicazione tra quelle culture e il mondo mediterraneo e occidentale. I casi di studio individuati sono altrettante lenti attraverso cui guardare al tema dell’interazione e a quello connesso dell’identità:

M. Betrò affronta due aspetti complementari delle interazioni tra Egiziani e conquistatori nell’Egitto greco-romano, integrando fonti testuali (geroglifiche, ieratiche, demotiche, greche e latine) e archeologiche: da un lato, la trasmissione della cultura “scientifica” d’età faraonica e l’emergere di una letteratura greco-egiziana in cui vanno posti sia i testi ermetici che i papiri magici greci e demotici; dall’altro, la trasformazione di rituali, prassi, concezioni, osservabile nei contesti greco-romani dello scavo che dirige a Tebe (Egitto).

A. Avanzini, coniugando a sua volta fonti storiche, epigrafiche ed archeologiche e muovendo dallo scavo del porto di Sumhuram (Oman), si concentra sui cambiamenti nelle dinamiche del commercio dell’incenso a cavallo dell’era cristiana, con il passaggio dalla tradizionale via di terra a quella per mare e il coinvolgimento dell’Oceano Indiano nel traffico internazionale.

D. Mascitelli segue le tracce di elementi ellenistici, tardo-antichi e pre-islamici di generi e motivi letterari quali il “Romanzo d’Alessandro” e gli specula principum nella cultura arabo-islamica.

Le iscrizioni di Asoka sono occasione per indagare i rapporti tra mondo indiano e greco (S. Sani).

Lo status etnico e culturale delle comunità cristianizzate dell’Asia centro-orientale è illuminato dallo studio e pubblicazione del ricco corpus epigrafico siriaco e siro-turco d’Asia centrale e Cina (XIII-XIV secolo) ad opera di P.G. Borbone, mentre A. Orengo affronta l’effettiva compresenza di concezioni occidentali ed orientali nell’Armenia del V secolo attraverso l’analisi di uno dei primi testi originali nella lingua del paese.

Infine, dalla prospettiva europea, la visione dell’ “Oriente” nella fase ottocentesca della sua formazione è esemplificata da M. Betrò nell’ultimo caso di studio: l’immagine dell’Egitto nella nascente Egittologia.

A conclusione del progetto, nel mese di febbraio si svolgeranno i i seguenti workshop:

14/02/2017

Dr. Christina Riggs, University of East Anglia

Photographing Tutankhamun: Archaeology, Colonialism, and Ancient EgyptAula CAR 1, Palazzo Carità, University of Pisa, Via Pasquale Paoli 9 – 56126 Pisa, 12.00 am

20/02/2017

Dr. Penelope Wilson, Durham University
Life in Miniature: Votive offerings at Sais
Aula CAR 1, Palazzo Carità, University of Pisa, Via Pasquale Paoli 9 – 56126 Pisa, 12.00 am

22/02/2017

Dr. Marc Dickens, University of Alberta (Canada)

Syriac Manuscripts from Turfan in Chinese Central AsiaAula Seminari III Piano, ex Salesiani, University of Pisa, Via dei Mille 19 – 56126 Pisa, 12.00 am; 15-18 pm

23/2/2017
Prof. Andreas Stauder, Ecole Pratique des Hautes Etudes, Paris
Controlling symbolic forms : the signs buried in tomb U-j and early power
Aula Barone (FIL BAR), Palazzo Carità, University of Pisa, Via Pasquale Paoli 9 – 56126 Pisa, 12.00 am

27/02/2017

Prof. Verena Lepper, Freie reie Universität Berlin – Ägyptisches Museum und Papyrussammlung Staatliche Museen zu Berlin

The world in Elephantine. Contact, exchange, identity
Aula CAR 1, Palazzo Carità, University of Pisa, Via Pasquale Paoli 9 – 56126 Pisa, 12.00 am